Stadio Pastena, 5 anni di avvilenti peripezzie...

L'11 febbraio 2019 è una data entrata di diritto nella storia dell'impiantistica sportiva di Battipaglia, perché gli effetti di quel dì li stanno patendo tutt'oggi le società di calcio che guarderebbero (il condizionale è d'obbligo) allo stadio Pastena quale centro nevralgico della loro attività sportiva, anche in considerazione del protrarsi dello stallo dei lavori al Sant'Anna, fermi da ottobre 2023, e praticamente mai entrati realmente nel vivo.
Da quell'11 febbraio, come vedremo, c'è stato un prima e un dopo.
Quel giorno, era un lunedì, quando, i NAS, coadiuvati dai Vigili del Fuoco di Salerno (si dice 'allertati' da una lettera anonima), effettuarono un sopralluogo dal quale emersero due importanti criticità: dal 2011 lo stadio Pastena risultava privo del certificato di agibilità e, inoltre, mancava anche il certificato strutturale.
In parole povere: il Pastena era inagibile, e fu prontamente sgombrato da tutti gli sportivi che lo popolavano: squadre di calcio, atletica leggera, pallavolo, pugilato e arti marziali.
La Battipagliese, in particolar modo, fu costretta a concludere il campionato di Eccellenza in "esilio": un paio di partite "casalinghe" giocate a Buccino e altrettante disputate al Sant'Anna, ma a porte chiuse, in quanto anche lo storico campo sportivo cittadino risultava inagibile. Per la cronaca, fu proprio nell'ultima appatizione interna, al Sant'Anna, che la squadra allora diretta da mister Enzo Fusco conquistò la matematica salvezza.
Dalla stagione 2019-20 la Battipagliese, inizialmente diretta da mister Gerardo Viscido, pote' giocare al Pastena tutte le gare casalinghe di quel campionato di Eccellenza (iniziando dall'incontro col Lioni che ebbe anche degli spettatori d'eccezione: i componenti del comitato "Battipaglia dice No!") che, al pari di tutti gli altri, fu anticipatamente sospeso per l'emergenza Covid.
Cosa era successo nel frattempo?
La prima Amministrazione Francese si era attivata prontamente per risolvere il problema legato alla mancanza dei due certificati.
Ci riuscì, però, solo in parte, poiché trovò i fondi per finanziare i lavori riguardanti l'ottenimento del certificato strutturale.
Tanto bastò, però, per la riapertura dell'impianto a vantaggio di tutte le discipline sportive in esso praticate, calcio compreso.
Mancava (e manca tutt'ora) il certificato per il pubblico spettacolo, per il quale, per anni (circa 3), si è ovviato grazie a delle deroghe, scaduto il tempo delle quali, il problema stadio Pastena è ritornato in auge in tutta la sua gravità.
Con questo articolo vogliamo ricordare tutte le traversie passate dalla Battipagliese e dai suoi tifosi ricostruendo gli eventi in ordine temporale.
Nella stagione 2020-21, fermo restando che il campionato di Eccellenza fu disputato sotto forma di torneo a gironi senza obbligo di partecipazione, e la Promozione durò non più di due settimane, quell'anno la Battipagliese non era affiliata alla FIGC e, inesorabilmente, il Pastena rimase inutilizzato tanto dal defunto sodalizio bianconero, quanto dagli altri club calcistici, mai scesi in campo.
Nel 2021, invece, la Battipagliese rivede la luce grazie all'iniziativa di un gruppo di calciatori locali e del presidente Adriano Lerro che, però, preferì disputare il campionato di II Categoria al Sant'Anna (fermo restando l'inagibilita' del settore distinti). Al Pastena, la neonata Battipagliese si recò per affrontare, da squadra ospite, i padroni di casa della Virtus Battipaglia e dell'Atletico Battipaglia.
Le cose sono cambiate drasticamente con l'insediamento nella dirigenza bianconera dell'attuale patron Massimiliano Corrado.
Siamo nel settembre del 2022, quando la nuova proprietà della Battipagliese viene avverita, così come tutta la cittadinanza, dell'avvenuta chiusura al pubblico delle tribune dello stadio Pastena, deputato ad ospitare le gare interne delle zebrette nell'annata 2022-23, proprio per via della mancanza del certificato per il pubblico spettacolo, che attendeva (e attende), dal 2019, di essere rinnovato e, per il quale, da allora, fino ad arrivare al giorno d'oggi, non sono stati affidati, anche una volta individuati, i lavori indispensabili per ottenerlo!
E la Battipagliese? Si è arrangiata!
Giocate le prime due gare casalinghe del campionato di Prima Categoria 2022-23 al Pastena a porte chiuse, ha poi deciso di girovagare per i campi della provincia.
La Coppa Campania l'ha disputata, ad esempio, a Giffoni Sei Casali, dove ha giocato anche un paio di incontri di campionato. Tutti a porte aperte.
A Macchia, attuale terreno di gioco casalingo della squadra di mister Calabrese, la scorsa stagione si giocò solo la partita col Città di Campagna.
Quindi una partita fu giocata anche a Buccino e altre a Capaccio, rigorosamente a porte chiuse, tanto in campionato che nel secondo turno di playoff contro il Real Bellizzi.
Si tentò anche il ritorno a Battipaglia in un Sant'Anna interdetto al pubblico e, idem, al Pastena in due match di campionato senza particolare importanza.
E dulcis in fundo, il Pastena ospitò anche la gara del primo turno dei playoff contro il Faraone, squadra in predicato di non scendere in campo se i suoi dirigenti non fossero stati ammessi ad assistere all'incontro...
Una cosa simile è accaduta a settembre scorso in Coppa Campania contro il Centro Storico Salerno.
Poi, la 'grande' notizia: per delibera sindacale stadio Pastena aperto a 200 spettatori, salvo chiuderlo definitivamente a novembre per "lavori in corso"...
Meglio trovare rifugio a Macchia, deve aver pensato (giustamente) la dirigenza bianconera.
È Macchia sia!
Ma fino a quando?

Paolo De Vita

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