Paola Ferrari, l'ambasciatrice del Paraguay che farà grande l'Omeps Battipaglia!

 

La cestista paraguaiana Paola Ferrari è, a nostra memoria, la seconda straniera, in ordine di tempo, ad essersi guadagnata la riconferma con la Polisportiva Battipagliese (la prima fu l'olandese Treffers).
Una riconferma strameritata, visto l'imprescindibile apporto fornito in occasione della promozione in serie A1 dello scorso maggio ma, ne siamo convinti, si tratta anche di un indiscutibile vantaggio anche per il sodalizio del presidente Rossini che, oltre ad essersi assicurato di nuovo le prestazioni di uno dei più importanti talenti del basket mondiale, ne guadagna anche in termini di immagine vista la sterminata popolarità che Paola Ferrari vanta in patria e, forse, non solo!
Neppure il tempo di ritornare a Battipaglia, che Ferrari, senza aver disfatto la valigia, è chiamata a prendere di nuovo l'aereo con le sue compagne di squadra, vecchie e nuove, destinazione Grecia, dove, in questi giorni, la Omeps Battipaglia disputerà una serie di amichevoli di rilievo con le maggiori formazioni elleniche.
Un ulteriore viaggio continentale cosa volete che sia per una giocatrice con una già lunga carriera alle spalle, come Paola Ferrari, abituata praticamente a non interrompere mai, o quasi, il suo feeling con la pallacanestro?
Basti dire che, finito il campionato italiano, Paola è partita per la Colombia per prendere parte alle Final Eight della Liga Sudamericana per club!
"Ho militato nella formazione colombiana del Bucaros - racconta Paola - dopo due giorni di allenamento ero già in campo. Siamo arrivate terze, peccato! Ci tenevo a vincere il titolo di campione sudamericano".
Dalla Colombia al Paraguay è un attimo. Ma Paola non è tornata in patria per un meritato periodo di vacanza, macché! La 'nostra' è stata impegnata nel decimo campus PF5 (nella foto, Paola Ferrari con il coach della Omeps Battipaglia, Vasilis Maslarinos, al quale ha donato la divisa ufficiale del campus).
Di che si tratta ce lo dice la diretta interessata!
"Sono l'organizzatrice di un campus che porta il mio nome: Paola Ferrari. Il 5 è, invece, il mio numero in Nazionale paraguaiana. Tutti, nel mio Paese, mi identificano con quel numero. Il campus che organizzo mi riempie d'orgoglio - afferma Paola - perché è stato, per me, un sogno che si è realizzato. Inoltre, è unico del suo genere in tutta Paraguay, anche per questo ha un grande significato per me. Si svolge ad Asuncion nell'arco di una settimana e quest'anno vi hanno preso parte bambini e bambine dai 4 ai 18 anni. In tutto 250. Non sono mancate giocatrici provenienti da Argentina, Brasile e Cile, in passato anche dalla Francia. Ci tengo molto a questo progetto ed essere arrivata al decimo anno è un fatto per me molto significativo".
Quest'estate è stata particolare per Paola Ferrari, anche perché è stata riconfermata nel suo ruolo di ambasciatrice del Paraguay.
"Ho ricoperto questo ruolo anche nel precedente quadriennio e il governo paraguaiano mi ha voluto riconfermare il mandato. In pratica - spiega Paola Ferrari - il Paraguay elegge un ambasciatore in diversi settori. Io sono l'ambasciatrice dello sport paraguaiano nel mondo. Un'imbasciatrice donna - sottolinea Paola - e sono l'unica ad esserlo. La qual cosa rende ancora più importante il privilegio che ho di rappresentare tutto lo sport paraguaiano in occasioni istituzionali".
Ambasciatrice nel Mondo dello sport paraguaiano ma non solo...
"Da un anno a questa parte sono anche ambasciatrice Unicef - rivela Paola - con l'incarico di portare il basket tra i bambini delle famiglie meno abbienti del mio Paese".
Ciliegina sulla torta, l'incontro con il presidente della repubblica paraguyana, Santiago Peña Penacios!
"Mi ha invitata alla Casa Bianca per parlare dello sport femminile e, in particolare, del basket del Paraguay. Mi ha chiesto di continuare nella mia opera di promozione di questo sport in Paraguay e all'Estero. Per me è stato motivo di orgoglio conoscere di persona il presidente del mio Paese!"
Beh, che dire: ci troviamo di fronte a un'atleta di fama internazionale! Chissà, forse Battipaglia non si è resa ancora conto del blasone di una simile giocatrice!
"Forse non ancora - conviene Paola - ma io sono una persona semplice e umile, quindi non ci tengo più di tanto ad essere guardata con ammirazione".

Paolo De Vita

 

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