Omeps Afora Givova Battipaglia in serie A1. Il presidente Rossini: "Ora puntiamo alle coppe europee!"

 

È un Giancarlo Rossini visibilmente soddisfatto e appagato quello che ci accoglie nel suo studio, all'interno del Palazauli. Non potrebbe essere altrimenti: non sono passate neppure 24 ore dalla vittoria in gara2 di finale playoff che ha sancito il ritorno in A1 della Omeps Afora Givova Battipaglia, e noi vogliamo approfittarne per carpire i pensieri e i sentimenti che attraversano l'animo del presidente del sodalizio biancarancio!

Ci siamo riusciti? Ai lettori il responso!

Promozione in A1 a parte, sei riuscito nell'impresa di trasferire, di sana pianta, il Palazauli a Firenze! Vogliamo iniziare da qui?
"È certamente la cosa più importante e che mi rende più felice: aver portato 200 persone a Firenze, mille in gara1 di finale allo Zauli e 400 di media in stagione. Questo dimostra che il nostro club ha un seguito importante ed è molto apprezzato. Inoltre, credo che il supporto dei tifosi, che non è mai mancato, neppure nei momenti più delicati del match, ha contribuito in modo determinante alla vittoria di Firenze!"

Quale sarà il ricordo della serata di Firenze che porterai sempre con te?
"Come si fa a trovare un solo istante? - protesta il presidente Rossini - Ce ne sono parecchi, a iniziare dal pubblico che era lì ad aspettarci caloroso più che mai al momento dell'ingresso in campo, e che era partito da casa per vederti vincere. E poi i momenti decisivi della sfida, dal vantaggio, che credevamo rassicurante, alla vittoria ottenuta al fotofinish. Tutti momenti indimenticabili!"

A nove anni di distanza conquisti un'altra promozione in A1. Ci sono punti di contatto tra la squadra di coach Riga e quella di Maslarinos?
"La squadra di nove anni fa era più forte, non fosse altro - spiega Rossini - perché il campionato di A2 era più competitivo. Non a caso avevano una compagine composta da una straniera, la Treffers, che ancora oggi farebbe sfaceli in A2, tre nazionali giovanili come Ramo', Orazzo e Ferretti, con Riccardi a fare da chioccia al gruppo. Questa squadra, invece, ha trovato in Paola Ferrari la sua leader. Non voglio darmi dei meriti - premette il presidente della PB63 - ma credo che se non l'avessi portata a Battipaglia a stagione in corso, ora non staremmo qui a parlare di promozione. Quello che accomuna le due squadre è,  invece, la voglia di vincere, con un particolare cenno a questa formazione, che l'anno scorso s'è vista scippata della partecipazione ai playoff. Quest'anno la nostra è la squadra migliore di tutta la serie A2 - rilancia Rossini- e se la Coppa Italia si giocasse oggi andrebbe, molto probabilmente, in mani diverse. Basti dire che, dall'arrivo di Paola Ferrari, non abbiamo perso più un incontro!"

A chi va il tuo grazie per la conquista della serie A1?
"È difficile, dopo un campionato vinto in questo modo, dire grazie a una sola persona. Quindi allargo i miei ringraziamenti alla famiglia della Polisportiva Battipagliese composta da dirigenti che hanno voglia di fare qualcosa di importante per la città di Battipaglia. Dico grazie alle nostre ragazze, che hanno anche saputo vincere partite che si erano fatte complicate, allo staff tecnico, lo staff medico, che ha rimesso in campo in tempi record le giocatrici, gli sponsor, Omeps, Afora, Givova, con una menzione particolare per Vincenzo Munzio, che ha sempre partecipato alla vita societaria e agonistica con una passione unica. Tutte queste componenti - conclude Rossini - ci hanno permesso di raggiungere un risultato che all'inizio appariva difficile, ma che poi si è dimostrato essere alla nostra portata".

Avevi promesso alla città la serie A1 e l'avete centrata. Battipaglia quanto ti deve, sportivamente parlando?
"È difficile rispondere, perché forse le aspettative, almeno da parte mia, sono diverse. Diciamo che abbiamo ricevuto moltissimi messaggi di felicitazioni che mi hanno fatto davvero piacere. Certo, mi aspettavo che qualche amministratore seguisse la squadra a Firenze, come hanno fatto 200 persone! Credo che la serie A1 sia solo un bene per la città sotto il profilo dell'immagine e anche economico. Infine, non voglio girarci troppo intorno, ma la Polisportiva Battipagliese è la prima società della città, e meriterebbe un minimo di attenzione in più!"

Avevate programmato per tempo la serie A1 e credo che già vi sarete organizzati per prepararla al meglio. In linea di massima, come sarà conposto lo staff tecnico e il roster della prossima stagione?
"Lo staff tecnico merita di essere riconfermato in blocco. Poi saranno i diretti interessati, in modo particolare coach Maslarinos, a decidere se restare o meno. Mi auguro che il nostro coach comprenda che in un'annata sportiva possono sorgere delle incomprensioni e dei dissidi, ma l'importante è parlarne e tenere una linea comune. Col tecnico parlerò il prima possibile, anche perché i tempi per allestire la squadra sono strettissimi. Basti dire che molte giocatrici italiane già si sono accasate, e noi vogliamo tesserarne almeno una. Quattro, invece, saranno le straniere, di cui due comunitarie. Intendiamo conservare gran parte delll'ossatura del roster. Spero - prosegue Rossini - che il nostro capitano, dopo averla conquistata sul campo, voglia disputare il prossimo campionato di A1! Punteremo ancora sulle giovani. Dopo tutto abbiamo vinto in A2 con due play rispettivamente del 2004 e 2006, e chissà come sarebbero andate le Finali Nazionali con il nostro roster al completo!"

L'ultima affermazione del presidente Rossini merita il titolo dell'intervista: "La promozione in A1 l'abbiamo ottenuta, ora intendiamo regalare alla città la partecipazione a una coppa europea. Sarebbe la degna ciliegina sulla torta!". Ora sappiamo su cosa lavorerà la Omeps Afora Givova Battipaglia nell'immediato!

Paolo De Vita

Nella foto: il presidente Giancarlo Rossini con il sig. Vincenzo Munzio al termine del vittorioso match di Firenze. 

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