Volti distesi in casa PB63LADY all'indomani dell'ennesimo sforzo organizzativo profuso dalla dirigenza battipagliese che, questa volta, ha portato in città le Final Eight di Coppa Italia A2.
A proposito della manifestazione tricolore terminata, per la cronaca, appannaggio del Castelnuovo Scrivia, abbiamo chiesto un bilancio dell'evento al presidente Giancarlo Rossini.
"Credo che abbiamo profuso, tutti, fin dai giorni precedenti l'evento, e nella settimana della manifestazione, il massimo impegno e sforzo possibile. Aver portato a Battipaglia le massime autorità istituzionali del territorio e, di converso, le più alte cariche della pallacanestro nazionale e regionale, non può che essere, per noi, un grande motivo d'orgoglio. Per non dire del Palazauli stracolmo in occasione della finale! Non oso immaginare cosa sarebbe stato del nostro impianto se fosse stata la nostra squadra ad arrivare in finale, vista la grande affluenza in occasione della sfida con Udine! Lo ripeto, tutto lo staff societario è stato impeccabile dal primo all'ultimo momento. Un 10 lo meritano tutti, indistintamente".
L'umore del massimo esponente societario biancarancio, però, cambia quando gli si chiede un giudizio tecnico sulla manifestazione.
"Se all'organizzazione ho dato un bel 10, alla mia squadra do' un bel 3, sotto l'aspetto tattico e fisico"
Un giudizio che ci appare un po' troppo ingeneroso, poiché la Omeps Afora Givova Battipaglia non ha sfigurato nel match dei Quarti perso contro l'APU Udine.
"Il voto non è alla mia squadra - precisa Rossini. - Udine è una ottima squadra allenata impeccabilmente da un ottimo allenatore. Inoltre, non faccio certamente confronti con le compagini arrivate in finale, ma contro Udine si poteva e doveva fare di più sotto il profilo dell'intensità del gioco, aspetto che ci vede peccare puntualmente anche in campionato, e sotto l'aspetto fisico. Insomma, se fossimo stati all'altezza di Udine sul piano dell'intensità agonistica, il risultato poteva essere diverso".
Il presidente Rossini sposta questa sua disamina al campionato.
"Se davvero vogliamo primeggiare in campionato dobbiamo necessariamente cambiare passo. Per intensità, fisicità e preparazione atletica paghiamo un gap con molte delle nostre rivali, non ultime le stesse squadre del nostro girone che hanno preso parte a queste Final Eight. Accetto, ovviamente, la sconfitta del campo, ma deve essere di insegnamento per tutti, perché continuando in questo modo non andremo da nessuna parte".
In occasione delle Final Eight, riguardo alla gara con Udine, le attenzioni erano tutte rivolte sull'ultima arrivata in casa biancarancio: la paraguaiana Ferrari. Contro le friulane si sono messe in evidenza anche i play Milani e Castelli. Male, invece, Alford.
"Ferrari non si può giudicare per una sola partita, per altro disputata a soli quattro giorni dal suo artivo a Battipaglia. Certo è - evidenzia Rossini - nel secondo tempo non è stata messa in condizione di andare al tiro. Riguardo i nostri playmaker, sono giovani e di prospettiva. Sono contento dell’apporto in termini realizzativi di entrambi. Su Alford, invece, il discorso è diverso, perché da lei ci aspettavamo leadership e punti, ma sta deludendo le aspettative. Contro Udine è uscita presto dalla gara per falli. Siamo fiduciosi su una sua ripresa ma, al contempo, restiamo vigili sul mercato".
Domenica la Omeps Afora Givova Battipaglia sarà di nuovo di scena allo Zauli per un match di campionato contro la Stella Azzurra Roma, squadra di retrovia della graduatoria.
"Non esistono partite facili - puntualizza il presidente Giancarlo Rossini - soprattutto in questa fase della stagione. I due punti in palio servono tanto a noi per ottenere il migliore piazzamento nei playoff quanto alle laziali in chiave salvezza. Dobbiamo scendere in campo con la giusta mentalità e con il dovuto approccio se davvero vogliamo vincere l'incontro. Spero che nel prosieguo del campionato potrò ricredermi riguardo all'approccio alle partite sotto l'aspetto fisico e tattico, del quale sono davvero molto scontento".
Paolo De Vita