Nella cosiddetta stanza dei bottoni, ai "piani alti", seduto si tavoli che davvero contano, da oggi prenderà posto anche l'avvocato battipagliese Jury Calabrese, eletto in qualità di consigliere nazionale dell'Associazione Italiana Allenatori Calcio (AIAC). Per intenderci, Calabrese, oggi allenatore del Salernum in Eccellenza, e conosciuto dagli sportivi battipagliesi per i suoi lunghi trascorsi alla guida del settore giovanile della Battipagliese, con sporadiche ma significative apparizioni anche sulla panchina della prima squadra bianconera, siederà allo stesso tavolo con il riconfermato presidente degli allenatori Renzo Ulivieri e dei tecnici di fama nazionale come gli altri neoeletti Prandelli, Di Carlo, Baretta, Asta e Maran. "La sede è a Coverciano ma difficilmente svolgeremo li le prime riunioni che, causa forza maggiore, si terranno on line - evidenzia Jury Calabrese -. Purtroppo a causa del virus siamo stati costretti a svolgere anche la campagna elettorale senza avere alcun contatto con le persone, questo accade anche nel lavoro. La cosa un po' mi amareggia ma bisogna abituarsi". Da Battipaglia alle aule di Coverciano, il passo non è stato né breve e neppure azzardato. "Il mio percorso è iniziato venti anni fa quando, da giovane allenatore neo iscritto all'AIAC, affiancai Nino Scarfato, attuale presidente regionale, che mi affidò l'ufficio legale dell'associazione. In questo modo ho potuto curare gli interessi degli allenatori dilettanti della Campania, i miei colleghi sui campi di calcio, come avvocato di Diritto sportivo, che è la mia specializzazione professionale. Inoltre - evidenzia Calabrese - mi hanno formato anche le esperienze al Collegio Arbitrale della Lega Pro come Giudice e quello come docente di Carte Federali, l'equivalente di Diritto Sportivo, e i corsi di UEFA B, che mi hanno permesso di aggiungere competenze professionali fondamentali per il ruolo che vado a ricoprire". Un impegno che da oggi, e per i prossimi quattro anni, vedrà Calabrese impegnato sul proscenio nazionale. "Le cariche nazionali si rinnovano in coincidenza con il nuovo quadriennio olimpico - evidenzia l'avvocato battipagliese-. In questa occasione mi è stato proposto di candidarmi. Non nascondo il mio stupore, poiché provengo da una realtà non proprio centrale come Battipaglia, inoltre i delegati eletti in tutta Italia solo solo sei, due dei quali meridionali... ad ogni modo, ho accettato la candidatura e sono stato votato prima su base territoriale e poi a livello nazionale. I miei elettori sono stati gli allenatori dilettanti, poiché - precisa Calabrese - sono abilitato per la mia qualifica UEFA, a rappresenterli in consiglio nazionale". Una base ampia e variegata, quella degli allenatori dilettanti, un impegno non da poco. "Una base dalla quale, con orgoglio, provengo anch'io! Ho lavorato prima con i giovani alla Spes e alla Battipagliese, e poi con le prime squadre della stessa Battipagliese e, ora, del Salernum. Ho condiviso con gli allenatori, che ora rappresento a livello nazionale, i campi polverosi delle categorie dilettantistiche, poiché sarò il punto di riferimento di tutti i tecnici che allenano dalla Terza Categoria alla serie D. Sarà un privilegio, per me, fare a questi livelli della mia passione un vera e propria professione". Il primo rilevante passo di insediamento sarà a breve giro di posta. "In qualità di delegato nazionale voterò per eleggere il presidente della FIGC, candidati il presidente uscente Gravina e Sibillia". Non resta altro che augurare all'avvocato Calabrese il nostro personale e caloroso buon lavoro!
Paolo De Vita