L'Hydra Rugby Club attende la visita della Z.O. Salerno. Gli auspici del presidente Panico!

La settimana che conduce al primo match casalingo stagionale per l’Hydra Rugby Club è appena iniziata. Reduce da due incontri esterni consecutivi, la compagine battipagliese di rugby è attualmente attestata al secondo posto del girone B di serie C con 6 punti all’attivo, tre in meno dell’imbattuta  capolista Rende. Un ruolino di marcia , quello dell’Hydra, frutto di una vittoria a tavolino sul campo di Angri, con la compagine di casa che ha pagato con la sconfitta l’utilizzo di un atleta non ancora tesserato (sul campo era finita 22-22) e di una battuta d’arresto di stretta misura (7-0) patita sul campo della Partenope, la scorsa settimana. Domenica 3 novembre, alle ore 14.30, al campo dell’Aversana di Battipaglia arriva il team della Zona Orientale di Salerno, attualmente ultimo in graduatoria, assieme all’Avellino Rugby, ma con un incontro da recuperare. In vista di questo match con i salernitani abbiamo scambiato qualche battuta col presidente del club battipagliese, Tullio Panico.

 Come è stato l'impatto con il campionato di serie C e che bilancio fai delle prime due partite?

“L'impatto col campionato di serie C è stato quello che ci aspettavamo. Il livello si è molto equilibrato e questo rende tutto più avvincente. Le prime due partite ce l'hanno raccontato: un pareggio agguantato all'ultimo minuto dopo una partita molto equilibrata (partita poi vinta a tavolino perché gli Stallions avevano schierato un giocatore non tesserato), ed una sconfitta di misura, per 7 a 0, a Napoli contro la Partenope, dopo 70 minuti di lotta sullo 0 a 0. Al momento siamo contenti, perché abbiamo accettato la sfida di cambiare il nostro modo di giocare e questo rende le cose più divertenti, ma il campionato è ancora lungo”.

A che punto è la preparazione della squadra?

“La squadra sta bene. Siamo in tanti e questo ci permette di allenarci in maniera efficace, simulando anche situazioni di partita. Stiamo assimilando tanti meccanismi e soprattutto stiamo provando a sviluppare quell'apertura mentale e quella conoscenza del gioco che ci chiede Mister Lucas Ferrazza per poter leggere le dinamiche di gioco in corso d'opera ed attaccarle con efficacia. Dall'altra parte stiamo ridisegnando una mischia sulla base dei tanti nuovi innesti e Mister Mario Corvino ci sta facendo lavorare sodo”.

In considerazione delle prime prestazioni sul campo, che ruolo può recitare l'Hydra in campionato?

“A questa domanda ti darei due risposte: da una parte abbiamo la consapevolezza di essere una compagine forte, ostica per tutti, costituita da tanti dei giocatori che l'anno scorso hanno, di fatto, vinto il campionato. Dall'altra parte il progetto Hydra è molto più vasto di un campionato e questo è quello che ci spinge a sperimentarci, a divertirci a cambiare ruoli e metodi, per poterci riappropriare della cultura del gioco più che del gioco in senso stretto. Quindi, sicuramente l'obiettivo è quello di lottare per il campionato, e lo faremo ogni partita con determinazione, però l'obiettivo ancora più grande è giocare testimoniando la bellezza del gioco, perché le cose belle attirano le persone belle”.

Domenica è in programma il primo match stagionale casalingo, un derby contro la Zona Orientale Salerno. Cosa vi aspettate da questo incontro?

“Non vediamo l'ora che arrivi domenica! La prima in casa fa sempre un grande effetto, soprattutto perché permette a tutti i nostri tifosi, gli #ultrascaggiò, di sostenerci dal vivo. Ne approfitto per ringraziarli per il sostegno alle prime due partite in cui erano tantissimi nonostante le trasferte. Quest'anno poi, questa prima in casa ha un sapore speciale perché abbiamo potuto mettere del nostro sul campo che ci ospiterà quest'anno ad Aversana, e questo ha reso il concetto di "casa" ancora più bello e importante. Siamo carichissimi!”

Infine, vuoi fare un appello agli sportivi e agli amanti del rugby battipagliese affinché vi seguano compatti già dalla gara d'esordio al campo Aversana di Battipaglia?

“Sicuramente si! Vogliamo che il campo sia pieno di supporter ma sappiamo che ci saranno perché loro non sono una bella cornice, ma una parte fondamentale di un progetto, di un movimento che vuole diventare virale e trasferire a tutti, grandi e piccini, il valore di uno sport che è molto più di un gioco. Venite a casa Vostra, noi ci mettiamo lo spettacolo... e ovviamente il terzo tempo!”.

Paolo De Vita

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