Roberto Orlando è tornato più forte di prima! Europei e Olimpiadi nel mirino del giavellottista battipagliese.

Roberto Orlando è tornato.
È tornato a gareggiare e, soprattutto, a vincere!
Quello conquistato domenica scorsa a Molfetta, è un Titolo Italiano Assoluto di lancio del giavellotto molto differente da tutti quelli collezionati negli ultimi anni, perché questo 2023 è stato per il giavellottista battipagliese un vero è proprio anno da incubo!
Un incubo dal quale è uscito nell'occasione agonistica più importante nel tabellone FIDAL.
È lo stesso Roberto Orlando ad elencare le disavventure che ha attraversato.
"Nel 2022, in occasione dei Campionati Europei, ho subito un importante infortunio alla spalla, che mi ha costretto a fermarmi per 4 mesi: da settembre a gennaio, che sono quelli solitamente dedicati alla preparazione per la nuova stagione agonistica. Ho potuto, quindi, allenarmi solo a mezzo servizio - ricorda Orlando - senza poter lanciare. Ho ripreso a farlo solo in vista dei campionati invernali, ai quali però ho partecipato con la febbre a 39! Ciononostante ho chiuso al terzo posto".
Purtroppo la personale via crucis di Roberto Orlando non si è ancora conclusa, anzi!
"Dopo una settimana dalla disputa dei campionati invernali - riprende il racconto il giavellottista battipagliese - ecco riacutizzarsi il dolore alla spalla, questa volta dovuto a un'infiammazione, che mi costringe a uno stop di un mese. Riprendo la preparazione e mi procuro una lesione al muscolo adduttore: resto fermo un altro mese e mezzo. Al termine del quale riprendo gli allenamenti e, questa volta, a procurarmi problemi è la schiena. Mi sottopongo, quindi, a dei cicli di terapie che posso interrompere solo a tre settimane dai campionati italiani Assoluti".
Il resto è storia recente.
"Arrivo agli Assoluti che sto benino e con una condizione di forma inevitabilmente segnata da una preparazione che ha fatto i conti con i lunghi periodi di fermo. Non avevo praticamente mai gareggiato e né lanciato. Quindi non sapevamo proprio cosa aspettarci da questi campionati".
E invece...
"Vuoi per l'esperienza, vuoi perché ho ripreso a stare bene, alla fine è uscito questo risultato! Per me è stata una liberazione, poiche avevo perso fiducia nel gesto atletico, invece, la discreta misura raggiunta, di 76.53 metri, che mi ha permesso di vincere la gara, mi restituisce alla tranquillità, quella più personale, che avevo smarrito.
Adesso posso dirlo: Roberto c'è ancora!
Questo podio è stata una bella soddisfazione per me, ma anche per il mio allenatore, Elio Cannalonga, che ha sofferto assieme a me, perché non mi ha mai lasciato solo".
Gli effetti positivi del primo posto agli Assoluti di lancio del giavellotto sono tutti nelle parole del campione iridato!
"Dopo la vittoria ai campionati italiani ho staccato la spina. Ci voleva dopo una stagione così travagliata - afferma Orlando. - Ora sento di avere nuove energie, una nuova vitalità, un nuovo slancio in vista della prossima preparazione atletica e sono di nuovo pronto per nuove sfide!"
Dopo tutto, l'anno che verrà sarà cruciale per gli atleti di tutto il mondo.
"Il 2024 è l'anno olimpico - ricorda Roberto Orlando - ma non solo, perché a Roma ci saranno anche i Campionati Europei di atletica leggera! Aver concluso quest'anno in piedi e l'essermi di nuovo ritrovato, mi ha reso conscio fondamentalmente di una cosa: che sono forte! Per questo, affronterò la preparazione nel modo migliore possibile. Nel mirino ci sono, prima di tutto gli Europei, e poi, speriamo, la partecipazione alle Olimpiadi!"
Roberto Orlando è giustamente proiettato verso il futuro, ma noi vogliamo riportarlo con la memoria al recentissimo passato: alla gara che gli ha regalato il primato italiano assoluto e una ritrovata consapevolezza del suo talento.
"Ho effettuato il riscaldamento senza patire alcun problema fisico e questo era già molto per me. Poi sono stato chiamato a lanciare. La prima misura, di 72 metri, si è rivelata tutt'altro che buona. Avevo sbagliato il lancio - ammette Orlando - ma proprio lì ho capito che c'ero e che potevo vincere. Il secondo tentativo è stato quello che mi ha portato a capeggiare la classifica e che, in pratica, mi ha consentito di conquistare la medaglia d'oro. Per me i campionati italiani Assoluti sono finiti non appena il giavellotto ha toccato terra. Dopo il lancio ho urlato per un secondo - rivela Roberto - perché in quel momento ho capito di aver vinto ma, sopratutto, è stato il lancio della mia liberazione, il lancio che ha detto che io ci sono ancora. È stata davvero una bella sensazione!"
La gioia di Roberto Orlando è tutta nella foto della FIDAL a corredo di questa intervista.
La speranza dello scrivente è di aver saputo trasmettere le sensazioni espresse dalle parole e dal cuore del giavellottista di Battipaglia.
Bentornato Roberto!

Paolo De Vita

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