Serie A1 al via. La presentazione del massimo campionato di basket femminile!

 

Con il match tra Fila San Martino di Lupari e Gesam Gas&Luce Lucca, previsto per domani con inizio a partire dalle ore 18:30, prenderà il via la 90° edizione del campionato di Serie A1 “Techfind” di basket femminile. E la stagione 2020/2021 – inevitabilmente condizionata dall’emergenza Covid_19, tuttora in corso – si annuncia ricca di incognite e di possibili sorprese.
Le compagini che si presenteranno ai nastri di partenza del massimo campionato saranno 14 e possono essere suddivise in 4 fasce:

- LE PRETENDENTI AL TITOLO
Tre. Le solite. Schio, Venezia e Ragusa. Il Famila Schio è riuscito nell’impresa di costruire un roster ancora più forte di quello dello scorso anno e, con stelle di caratura mondiale del calibro di Dolson, Cloud, Gruda e Harmon, con una fuoriclasse come Giorgia Sottana e svariate altre campionesse (da Dotto a Keys, da Crippa a Cinili senza trascurare le ex di Battipaglia Andrè e Trimboli) è inevitabile assegnare alla formazione scledense il ruolo di favorita numero 1 allo Scudetto.
Alle sue spalle, pronte ad approfittare di un rendimento inferiore alla attese, la consistente Reyer Venezia (che di scherzetti ai danni di Schio se ne intende – vista la recentissima conquista della Supercoppa Italiana vinta superando in finale proprio le orange – e che con giocatrici dello spessore di Carangelo, Bestagno e Pan farà di tutto per portare il Titolo in Laguna) e una Ragusa che, sebbene non disponga più di giocatrici monstre come Hamby e Walker, avrà pur sempre a disposizione un roster dalle indubbie qualità (Consolini, Romeo, Harrison e la fenomenale classe 2001 Awak Kuier, specialista delle schiacciate!)

- LE POSSIBILI SORPRESE
Quattro: Campobasso, Sesto San Giovanni, San Martino di Lupari, Lucca. Ecco quattro squadre che, se le prime tre si distraessero, potrebbero insinuarsi in posizioni di classifica altissime. A cominciare da La Molisana Campobasso: la compagine molisana arriva in A1 con ambizioni, entusiasmo e budget da top team. La campagna acquisti faraonica (Wojta, Ostarello, Bonasia, Linskens e Giardina), le conferme importanti (Mancinelli, Bove e Sanchez) e giovani di grande prospettiva (su tutte il fenomeno Quiñonez, una classe 2006 già pronta per i campionati senior) fanno della squadra di coach Sabatelli la candidata principale ad essere la sorpresa dell’anno e, chissà, a dare fastidio anche alle prime 3.
Il GEAS Sesto San Giovanni è una sorta di Atalanta del basket femminile: i nomi non sono da copertina (anche se Gwathmey è, come suol dirsi, tanta roba … e poi ci sono Verona, Panzera e tante altre), ma l’amalgama, lo spirito di gruppo e la guida di un coach alla Gasperini come Cinzia Zanotti (bravissima a mettere il gruppo davanti alle individualità) fanno della compagine lombarda una solida certezza capace di ben figurare contro chiunque.
Così come, da anni, è una certezza il rendimento importante del Fila San Martino di Lupari che ha piazzato il clamoroso colpo di mercato Jolene Anderson. Qualità ed esperienza, insomma (vedi Sulciute e Filippi), non faranno difetto neanche in questa stagione alle sempre fameliche “Lupe”.
Grande attenzione, infine, sarà da porre sull’interessantissima Lucca, intrigante mix di esperienza (Spreafico e Miccoli) e giovani di grande talento (Orsili, Pastrello e Smorto) con, da collante, tre straniere molto consistenti (Jakubcova, Harper e quella Jewel Tunstull vista a Battipaglia nella prima stagione di A1 della PB63).

- SOGNANDO I PLAYOFF
Bologna, Empoli, Broni. Saranno queste le squadre che lotteranno strenuamente per accaparrarsi “un posto al sole”. Sulla carta, leggermente inferiori a quelle della seconda fascia, ma pronte al salto di qualità e a fagocitare chi, davanti, dovesse tradire le attese.
Bologna, profondamente rinnovata, si presenta con un roster molto più competitivo rispetto a quello della stagione scorsa: Battisodo, Barberis, Bishop e Brooque Williams – indimenticabile a Battipaglia – raccontano bene l’incremento di valore di una squadra da tenere d’occhio.
Da tenere d’occhio sarà anche Empoli che, a fari spenti, ha costruito un progetto di qualità: Ravelli e Baldelli sono due ottimi acquisti, Smalls (di recente in WNBA) e le lunghe Premasunac e Mathias costituiscono un trio di straniere al quale fare molta attenzione. E poi c’è Chagas, italo-argentina dall’enorme talento. Se ad Empoli funzionerà tutto bene, la compagine toscana potrà fare cose molto sorprendenti.
E poi c’è Broni che, un po’ sottovalutata, andrà affrontata con molta cautela. Perché Soli, Orazzo, Rulli, Madera e Ianezic sono giocatrici molto importanti. E la lunga Kizer (da poco arrivata) può far fare un ulteriore ed enorme salto di qualità alla compagine pavese.

- IN LOTTA PER LA SALVEZZA
Sassari, Costa Masnaga e Vigarano.
La Dinamo Sassari, società prestigiosissima, fa il proprio ingresso nel massimo campionato femminile con un roster che incuriosisce. Le italiane (Mataloni – anch’essa con trascorsi a Battipaglia – Pertile e Arioli su tutte) sono di sicuro affidamento. Le straniere (specie Burke e Calhoun, perché Rakova-Fekete la si è già vista a Vigarano) sono, invece, tutte da scoprire: la sensazione è che sarà il loro rendimento a determinare le sorti della compagine sarda.
Costa Masnaga si presenta al via con un roster giovanissimo. Basti pensare che, tra le italiane, c’è una sola giocatrice senior (Beatrice Del Pero, appena 21enne ed anch’essa ex di Battipaglia). Ma le under (il fenomeno Matilde Villa – classe 2004 e già capace di andare oltre i 20 punti segnati in A1 – e Martina Spinelli su tutte) sono tutt’altro che timide o impreparate. Nel trio di straniere, spicca Jessica Kovatch, già messasi in mostra nelle amichevoli precampionato.
E poi c’è Vigarano che, senza ipocrisie e parlandone con il massimo rispetto, è, sulla carta, al momento, la squadra che sembra essere meno competitiva. Ma Landi, Sorrentino e Policari (anche lei nel corposo elenco delle ex di Battipaglia) sono giocatrici che, pur giovani, sono già navigate ed hanno grinta e qualità importanti da mettere sul parquet. E le straniere (con Macarena Rosset in testa) proveranno a dare il contributo per firmare una salvezza che avrebbe il sapore dell’impresa. E Vigarano, società con pochi mezzi, ma con dignità e cuore enormi, lotterà certamente con ardore per evitare la retrocessione.

E BATTIPAGLIA?
No, non ho dimenticato Battipaglia. È che alla nostra O.ME.P.S. BricUp Battipaglia è giusto dedicare un capitolo a parte. Quanto vale la compagine biancoarancio? Difficile dirlo. Ma non perché condizionati da tifo e affetto, ma perché l’imprevisto rappresentato dall’infortunio di Stella Johnson cambia, inevitabilmente, le prospettive e le valutazioni sul possibile percorso in campionato del sodalizio del patron Giancarlo Rossini. Parliamo con chiarezza. Se Stella Johnson (autentica fuoriclasse, inutile girarci attorno) recupererà in tempi brevi o relativamente brevi (anche un mese o poco più) allora Battipaglia (che può contare anche sulle qualità enormi di Bocchetti e Melgoza nonché sull’interessantissima Hersler) potrà tranquillamente essere inserita in quella terza fascia di squadre che possono sognare i playoff togliendosi tante soddisfazioni parziali. Se, viceversa, i tempi di recupero di Johnson dovessero allungarsi tanto da spingere la O.ME.P.S. BricUp a tesserare una giocatrice diversa a quel punto gli scenari sarebbero due: o Battipaglia trova una giocatrice dello stesso livello – cosa, francamente, altamente improbabile … stiamo parlando di una capace di segnare 25 punti da rookie in WNBA – oppure, nel cambio, inevitabilmente, perderà qualcosa o molto e, allora, oltre al rischio di scivolare in quarta fascia, ci sarebbe quello di un’altra stagione di magra che un mercato finora eccellente e l’arrivo di un coach preparato come Piazza sembravano scongiurare. La speranza è che Stella Johnson possa guarire presto e contribuire a far vivere alla PB63 quelle vittorie e quelle soddisfazioni da troppo tempo attese.

 

 

 

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