Annullati i campionati di basket in carrozzina!

La prima federazione sportiva italiana ad intervenire in maniera netta e perentoria riguardo la pandemia causata dal Corona Virus è stata la FIPIC. La Federazione Italiana di Pallacanestro in Carrozzina, con un comunicatodiramato giovedì 12 marzo e firmato dal suo presidente, Fernando Zappile, ha annullato tutti i campionati di basket in carrozzina (serie A e B) ancora in corso nella stagione agonistica 2019-20. Non sarà quindi assegnato lo scudetto, la coppa Italia e non ci saranno retrocessioni e promozioni tra le due categorie. Una decisione forte e coraggiosa che chissà quante altre Federazioni avranno la forza di condividere. Si chiude, quindi, anticipatamente la stagione della Crazy Ghosts Pontecagnano che avrebbe dovuto giocare l'ultima gara di serie B sul campo del Rieti il prossimo 23 marzo. Di seguito il comunicato stampa firmato dal presidente Zappile.

“E’ con grande rammarico ma altrettanta consapevolezza del durissimo momento che il Paese sta attraversando che comunico la decisione di annullare tutti i campionati di pallacanestro in carrozzina per la stagione sportiva 2019/2020. Confortato dal parere unanime del Consiglio federale, ritengo doveroso dare un forte segnale di responsabilità, riconoscendo come assoluta priorità la salvaguardia della salute di ogni componente del nostro movimento e delle rispettive famiglie. In questi giorni abbiamo dato più disposizioni, conformandoci ogni volta alla pubblicazione di nuovi decreti del presidente del Consiglio dei Ministri, sempre nella speranza di poter ripartire in tutta sicurezza prima possibile; ma ora ritengo che per le nostre società sia diventato impossibile sostenere i costi di un campionato che si prolunghi fino ai mesi di giugno o luglio e le spese per trattenere gli atleti fuori sede fino ad allora. Mai scelta fu più difficile, ma come ho già fatto in Europa, una decisione va presa, inutili altri rinvii. Ringrazio tutti i miei amici del consiglio federale, il segretario generale, tutti i nostri dipendenti e tutti voi cari amici presidenti, atleti, tecnici, arbitri, classificatori, dirigenti e membri dello staff. La famiglia del basket paralimpico non alzerà trofei a maggio ma certamente vincerà la sfida più importante. Ognuno di noi ora è chiamato ad una prova di grande maturità, e il nostro mondo vuole essere da esempio. Tutto il resto, oggi, viene dopo. Torneremo presto a sfidarci, a sudare, a gioire e soffrire sui campi da gioco. Torneremo presto a fare quello che più di tutto amiamo. Ma per farlo, adesso dobbiamo fermarci, tutti insieme”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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