Lo spareggio salvezza e il ritorno di Riga. Un sabato speciale allo Zauli.

 

Sabato 22 dicembre 2012. Ore 19:30. Al PalaZauli si disputa la tredicesima giornata del campionato di serie A2 femminile di basket, girone sud. Di fronte la Polisportiva Battipagliese (allora Minibasket Battipaglia) e Ariano Irpino. Le padrone di casa, grazie ad un ottimo ultimo quarto, si aggiudicano la vittoria con il punteggio di 66 a 58. Quel giorno, sulla panchina di Battipaglia siede, per la prima volta, Massimo Riga, subentrato, pochi giorni prima, a Marco Del Re.

Oggi sono cinque anni esatti da quella data e, in questo lustro, tanto lustro Massimo Riga e la Polisportiva Battipagliese hanno dato l’uno all’altra. Da allora, la storia. La promozione in A1 sfiorata già il primo anno nella finale dei playoff persa contro La Spezia, nel 2013. L’anno dopo, la magica cavalcata che porta, l’11 maggio del 2014, Battipaglia in A1, dopo lo spareggio vinto contro Torino. Poi, nel 2016, il primo storico scudetto grazie all’under 20. In mezzo, prima e dopo tante giornate indimenticabili, tanti successi, tante emozioni: chi avrebbe immaginato, quel giorno di cinque anni fa, che, quella squadra posizionata in un’anonima posizione di centro-classifica in A2, piena di giovani – come le allora 18enni Orazzo, Treffers e Ramò – avrebbe scritta la storia dello sport battipagliese? Eppure è successo … e, più che storia, è leggenda.

Sembra il racconto di una bella favola, il preludio a quella che domani dovrebbe essere una rimpatriata tra amici … ricca di abbracci e di sorrisi … e invece …

E invece c’è il ricordo ancora fresco della scorsa stagione. Una stagione piena di problemi e di incomprensioni, cominciata male e finita quasi malissimo … con una retrocessione evitata sul filo di lana, con un playout vinto all’ultimo respiro, con un esonero doloroso, con una separazione traumatica …

E allora la partita della rimpatriata diventa la partita della vendetta, dei conti tra regolare tra un coach cacciato e ferito, una società delusa e amareggiata, una tifoseria arrabbiata.

Purtroppo, nello sport come nella vita, capita spesso che, quando ci si lascia dopo essersi amati tanto, va a finire che ci si detesta. Ma, nello sport come nella vita, bisognerebbe accantonare le incomprensioni e ricordarsi del bello che si è vissuto insieme e del buono che si è costruito stando uniti. La tifoseria battipagliese – che, ovviamente, sarà libera di accogliere Massimo Riga come riterrà ma, si auspica, entro i limiti della civiltà e del buonsenso – pur delusa dai risultati della stagione precedente, dovrebbe ricordare tutto il bello che insieme a coach Riga si è costruito, su tutto lo splendido spettacolo dell’A1, raggiunta, certamente, grazie agli sforzi e alla competenza della società di patron Rossini, ma anche con il suo contributo. Così come Massimo Riga, pur scottato dall’amaro epilogo della propria esperienza battipagliese, dovrebbe avere tanti motivi di riconoscenza verso una società che gli ha permessi di vivere i giorni tra i più belli della sua carriera professionale. La speranza è che la partita di domani segni un nuovo inizio e che, invece di aggravare dissapori, ricomponga fratture, guarisca ferite ed elimini incomprensioni.

Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, il match si presenta molto delicato. Battipaglia e Torino, distanziate tra loro di 4 lunghezze, occupano rispettivamente l’ultimo e il penultimo posto in graduatoria e si giocano chi tanto (Torino) chi tutto o quasi tutto (Battipaglia).

La Treofan non può sbagliare: le ragazze di coach Lamberti dovranno mettere in campo tutto ciò che hanno ed anche ciò che non hanno, trovandolo per strada. Perdere contro Torino vorrebbe dire molto probabilmente playout … playout che Battipaglia vuole evitare: per farlo, dovrà raccogliere tanti punti da qui alla fine della fase a orologio, a cominciare da quelli in palio contro Torino, compagine tutt’altro che morbida.

La Fixi Piramis Torino, infatti, ha un roster di qualità. Oltre a straniere di buonissimo livello come Brunner, Gill e Tikvic ci sono italiane di spessore: Milazzo, Quarta, Pertile, Bocchetti, Marangoni, Conte, Gallucci, Salvini nonché altre due ex, ossia Verona e Trucco.

Insomma, non sarà una passeggiata per una Battipaglia che potrebbe ancora una volta fare i conti con la pesantissima assenza di Stefania Trimboli, ancora alle prese con i problemi alla caviglia che l’affliggono da qualche giorno.

Ma, anche senza di lei, Battipaglia dovrà provare a vincere. La Treofan non può più sbagliare e tutte coloro che giocheranno dovranno dare il massimo, a cominciare da Jori Davis, ennesima ex di una partita piena di incroci, ritorni e suggestioni.

E una mano dovrà darla anche il pubblico che si spera accorrerà numeroso. A tal proposito, la speranza è che la concomitanza con il big match Juventus-Roma non scoraggi alcuno ad accorrere allo Zauli. L’A1 è un sogno, un patrimonio di emozioni che va difeso … ma non lo si può difendere da casa o a distanza, non basta tifare davanti ad uno streaming on line. Bisogna riempire lo Zauli e far sentire alle ragazze il calore e l’affetto di un’intera città.  

 

Luca Parente

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