Dodicesima dopo quindici giornate di campionato con 16 punti all’attivo, gli stessi della coinquilina Solofra. Pochi per una squadra del blasone della Battipagliese, che nel campionato d’Eccellenza dovrebbe recitare ben altro ruolo. E, invece, al termine del girone di andata si trova ancora impelagata in piena zona playout. Da precisare che stiamo pur sempre parlando di una squadra in ripresa rispetto a poche settimane addietro, quando le zebrette reggevano mestamente il fanalino solitario della graduatoria. Un risultato per niente onorevole, che i bianconeri si sono trascinati dietro per tre giornate di fila (la prima in coabitazione con il Sant’Agnello), dalla settima alla nona giornata, di certo il periodo più buio della gestione Santosuosso, subentrato alla quarta al contestatissimo Tudisco, al quale è stata fatale la sconfitta interna di rimonta contro il Picciola. Dicevamo di una Battipagliese in ripresa, prova ne siano gli 11 punti conquistati negli ultimi sei turni di campionato, contraddistinti da 3 vittorie, due pareggi e da una sola, per quanto di larghissime proporzioni, sconfitta. Il ruolino di marcia registrato nel girone di andata, contraddistinto da 4 successi, altrettanti pareggi e 7 sconfitte, dovrà essere migliorato nella fase ascendente della stagione, affinché la stessa venga chiusa in maniera almeno onorevole. Da rivedere anche la media gol: pochi quelli all’attivo (15, cinque dei quali siglati da Troiano, attuale bomber bianconero) e troppi quelli al passivo (22: l’under Antico ne ha incassati 15 in 8 partite, Gravagnone 7 in altrettante presenze). Numeri frutto anche dell’eccessiva rotazione di calciatori (ben 33 quelli schierati nel solo girone di andata, i più utilizzati: Criscuolo e Mogavero con 14 presenze, Consiglio 13, De Giorgi, Di Lascio, Troiano e il partente Saurino 12), pochi dei quali all’altezza della categoria e, di conseguenza, della maglia. Il restyling di metà stagione, caratterizzato dal repulisti di ben 13 elementi e dall’arrivo di poche ma mirate pedine (tra questi l’under Rocchino e i già noti Guerrera e Campione) se da una parte certificano il fallimento della campagna estiva del presidente Palmentieri, dall’altro consentono alla Battipagliese “riveduta e corretta” di Santosuosso di guardare con più serenità alla ripresa del campionato. L’augurio è che il 2018 regali ai seguaci delle zebrette un finale di campionato sereno e dignitoso, e che la dirigenza faccia tesoro degli errori commessi per ripartire con propositi oculati e maggiormente confacenti al blasone della maglia.
Paolo De Vita