Nunzia Gammella: ecco come la triatleta battipagliese combatte il Covid 19!

 Non sappiamo quanto sia grande e confortevole l'abitazione di Nunzia Gammella, ma non abbiamo esitazione alcuna ad immaginare quanto le vada comunque stretta, in considerazione della sua quotidiana tabella di allenamenti che prendeva il via alle prime luci dell'alba, si trattasse di imboccare la strada per correre a piedi o in bici, oppure per andare in piscina. Quest'ultima attività, eventualmente, posticipata anche alla pausa di lavoro. Perché, giova ricordarlo, Nunzia Gammella oltre a essere una triatleta ha anche un lavoro! In considerazione di ciò, abbiamo voluto indagare sulle sue nuove abitudini, in attesa di apprezzarla anche come scrittrice, visto che è in uscita un libro sulla sua attività agonistica!

Con che spirito hai appreso l'imperativo di non potere uscire di casa neppure per gli allenamenti quotidiani?
"Diciamo che la notizia per noi sportivi che siamo abituati a trascorrere la maggior parte del tempo fuori casa ha destabilizzato un pò il quotidiano.
Sono passata dalla sveglia delle cinque del mattino per i primi allenamenti, dalla colazione veloce e il preparare tutto ciò che serviva per la giornata fuori (pranzo – spuntini – borsone per allenamento a pranzo) a fare le cose con molta più calma. Personalmente sono una persona molto abitudinaria nelle mie cose e non amo molto gli stravolgimenti e/o i fuori programma. Però questa situazione l’ho affrontata diversamente, ho cercato in pochi giorni di adattarmi alla situazione e capire come potevo sfruttare il tempo a disposizione. Lo stesso tempo che nei ritmi frenetici viene meno, oggi lo vedo come un alleato a combattere questo periodo che ci sta mettendo a dura prova. Sicuro è che non mi sono dedicata alla cucina, ma ho cercato di mantenere intatte le mie abitudini a partire dalla sveglia all’alimentazione, in quanto prima o poi questa situazione d’emergenza terminerà e ci ritroveremo a fare i conti la realtà. Non penso che ne uscirò diversa dopo, ma più forte di testa sicuramente".

Conoscendoti almeno un po', di certo non ti sei data per vinta e ti sei organizzata in qualche modo per non perdere la forma. Come fa una triatleta a sopperire alla mancanza di una strada per correre e andare in bici ma, soprattutto, di una piscina?
"I primi giorni sono stati duri. Le giornate splendide di sole poi contribuivano a far salire il nervoso per il divieto di poter uscire. Con coach Fasano abbiamo adattato gli allenamenti a sedute indoor a volte anche doppie durante la giornata e impegnative affinché la forma fisica acquisita non andasse persa del tutto. Ho trasformato la camera in cui mi alleno nella camera dei “piaceri”. Ho la bici fissata ormai da giorni sul rullo, pesi e bilancieri, corda e fasce elastiche per simulare la bracciata del nuoto, TV collegata al PC per la musica e per pedalate di gruppo virtuali attraverso un programma che ci permette di incontrarci e trascorrere qualche ora insieme. Insomma, le ore in cui non lavoro in smart working, lo trascorro lì. Continuo comunque a svegliarmi presto la mattina, alle 6 sono già giù dal letto e la sera alle 22 già dormo! Ho cercato, come ti dicevo prima, di mantenere intatto il mio equilibrio che per chi fa sport è fondamentale per lo svolgimento degli allenamenti".

A quali appuntamenti agonistici ufficiali hai dovuto rinunciare in questo periodo e quali sono a rischio per l'avvenire?
"A marzo ero a Lecce per una mezza maratona che avrebbe dato il via definitivo alla stagione, ma che a causa del COVID-19 è stata annullata. Da lì una serie di gare nel mese da Marzo a Giugno tra cui il 70.3 degli Argonauti a Pisticci, il primo della stagione sulla distanza, per poi vedere annullato l’XTERRA GARDA a maggio e altre gare tra ciclismo e podismo. Incerte ora sono quelle da luglio in poi, tra cui XTERRA SCANNO e l’Ironman a CERVIA a settembre che sarebbe l’obiettivo della stagione sulla distanza FULL (3.8KM NUOTO – 180KM BICI – 42,2 CORSA)".

Che panorama prevedi si presenterà per la tua disciplina sportiva, a livello locale ed internazionale, una volta usciti da questa pandemia?
"È difficile fare una previsione post pandemia. Credo che anche lo sport, come tutto il resto, subirà delle modifiche ed è necessario capire in che modo. Partecipare ad una gara rispettando tutte le misure di sicurezza che dopo la quarantena è necessario assumere per non creare assembramenti, la vedo dura.
Al momento non ho una previsione e forse nemmeno la voglio fare. Sarà una ripresa graduale. Quello che più preme adesso è ritornare quanto prima alla vita di tutti i giorni, prendermela con la sveglia che suona, correre o pedalare godendomi l’alba, fare casino in vasca con la mia squadra di nuoto e tornare distrutta la sera per poi programmare il giorno dopo. Perché questi ritmi frenetici, in fondo, ci mantengono vivi".

Paolo De Vita

 

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