Domenica 23 giugno. Mancano pochi giorni al ritorno sul ring, a poco più di un anno dall'ultimo incontro, di Giovanni De Luca, chiamato a combattere per il titolo italiano professionistico K1, categoria 80 kg, messo in palio dalla federazione WTKA, avversario il pugliese Antonio Botta.
"Avevo deciso di smettere dopo l'ultimo combattimento, perché volevo dedicarmi esclusivamente al lancio della mia palestra, la Freedom Fighters, che avevo da poco aperto e che mi sta dando già grandi soddisfazioni. Ma a una proposta, come quella che ho ricevuto solo cinque settimane fa, come si fa a dire di no?"
È lo stesso Giovanni De Luca a raccontare il susseguirsi degli eventi, ed è a lui che, ovviamente, chiediamo di entrare più nello specifico.
"Ho ricevuto un invito dall'organizzatore dell'evento, Raffaele Troiano, per una sfida in seno a una manifestazione che include più combattimenti nel corso della stessa serata. Dopo pochi giorni - continua De Luca - gli organizzatori si sono informati sul mio curriculum e sono stato contattato dal presidente della WTKA in persona, che mi offriva l'opportunità di combattere per il titolo professionista di K1, categoria 80 kg, attualmente vacante. Io, ovviamente, non potevo farmi sfuggire un'occasione del genere e ho accettato su due piedi la proposta".
La qual cosa ha comportanto il ricalarsi nell'agone dei combattimenti in grande stile.
"Lo ammetto, non ero più preparato ad allenamenti così intensi come quelli ai quali mi ha sottoposto il mio istruttore, Danilo Amato, che mi ha seguito sul piano del lavoro fisico e dell'alimentazione. Praticamente un incubo per me - scherza De Luca - ma, allo stesso tempo, un'imprescindibile supporto, assieme alla mia compagna, per tutto il percorso che mi porterà fino al combattimento per il titolo italiano. Per non dire del mio collaboratore, nonché sparring, Luca De Gregorio, altra preziosa figura per il mio lavoro".
A proposito del match, il 36enne combattente battipagliese ci dà ragguagli più specifici.
"Ero stato invitato inizialmente per combattere un incontro regolare di K1 di tre round da 3' ognuno. Per conquistare il titolo italiano professionistico di K1, invece, dovrò affrontare un combattimento sulla lunghezza di 5 round di 3' ognuno. Il mio avversario Antonio Botta - prosegue Giovanni De Luca - è un atleta davvero molto valido. L'ho visto combattere quando gareggiavamo in due categorie di peso differenti: lui nei 70 kg e io nei 75 kg. Domenica ci troveremo di fronte nella categoria degli 80 kg. In palio c'è il titolo italiano professionistico, un lasciapassare per palconscenici più importanti, in Italia e all'Estero. Il match si disputerà a Foggia, al Palazzetto 'Preziuso', il mio rivale - rileva De Luca - giocherà quindi in casa, ma io ho tutta l'intenzione di rovinargli la festa!"
Paolo De Vita